La musica di regime

La musica di regime

Marzo 17, 2019 0 Di admin

Le dottrine razziali

L’apporto del musicologo salisburghese Erich Schenk (1902-1974) alle nuove dottrine razziali fu determinante. Dal 1934 fece parte della lega nazista degli insegnanti (NS-Lehrerbund), poi di quella federal-nazionalsocialista (NS-Dozentenbund). Lettore all’università e dipendente temporaneo per le attività di spionaggio dell’Ufficio di Rosenberg, ebbe incarico di fornirgli informazioni sugli studenti ebrei del dipartimento di musicologia. Di alcuni di loro si persero le tracce, altri furono costretti a emigrare.

Schenk collaborò strettamente alla stesura dell’Enciclopedia degli ebrei in musica di Herbert Gerigk, il quale lo ringraziò calorosamente, augurandosi che quella fatica potesse servire “a portare alla luce qualche ricco ebreo in più” da gasare probabilmente nei campi di concentramento.

Dopo la guerra, il fatto d’esser stato musicologo asservito ai nazisti non lo danneggiò, né lo privò del posto che già teneva all’Accademia di scienze (Österreichische Akademie der Wissenschaften). Anzi, dal 1957 ottenne il prestigioso rettorato dell’Università di Vienna.


Riconoscimenti alla carriera

Morto nell’ottobre del 1974, gli austriaci non lo dimenticarono. Ogni anno dal 2003 in poi la Mozartgemeinde (società Mozart) della capitale assegna il premio Erich-Schenk (Erich-Schenk-Preis) ai migliori interpreti di musica classica, che proseguano sulle vie tracciate dal Maestro.

Quando organizzò il Festival Mozart del 1931, Schenk chiamò a parteciparvi, tra i referenti di fiducia, figure di spicco della musicologia di allora i cui libri influenzano quella di oggi. Con Ludwig Schiedermair (1876-1957) professore di musicologia dell’Università di Bonn Schenk si sentì in particolare sintonia. Schiedermair dimostrò da subito un forte entusiasmo per l’ideologia nazista. Presidente della società tedesca di musicologia dal 1937 al 1939, il Mozarteum di Salisburgo gli riconobbe la medaglia d’oro per gli studi mozartiani (Goldene Mozart-Medaille) ai tempi della collaborazione con Alfred Rosenberg (1893-1946), quest’ultimo impiccato a Norimberga per crimini contro l’umanità.


L’indottrinamento delle masse

Nei primi mesi del 1933, Goebbels e Hitler si misero all’opera per trasformare l’ufficio della Propaganda in un organo di governo con l’istituzione del Ministero per l’Educazione popolare. Secondo i disegni di Hitler era della massima importanza sfruttare ogni forma musicale, artistica e intellettuale ai fini dell’indottrinamento delle masse. Ciò avrebbe permesso quell’allineamento culturale che garantiva il buon esito della rivoluzione popolare auspicata dal Führer.


Emil Nolde: natura morta con maschere. L'immagine rappresenta, in modo ironico e tagliente, la musica di regime
Emil Nolde: natura mosrta con maschere

Al lettore

Non c’è nulla di perfetto a questo mondo. Segnala eventuali refusi o migliormenti da apportare alla pagina sulla musicologia a servizio di Hitler. Grazie!


Per l’argomento musica e razza vedi l’introduzione.

Per approfondire il tema rimandiamo ai capitoli del libro sulla musica e razza in Mozart la caduta degli dei.

Summary
La musica di regime
Article Name
La musica di regime
Description
La musica può essere strumento di regime? Secondo Hitler ogni forma artistica e intellettuale va sfruttata per indottrinare le masse. Nel post si parla di Schenk il quale collaborò strettamente alla stesura dell’Enciclopedia degli ebrei in musica di Herbert Gerigk.
Author
Publisher Name
italianOpera
Publisher Logo